Ristorazione scolastica: da servizio a domanda individuale a servizio pubblico essenziale basato su qualità e sostenibilità.
L’ANGEM comunica sul suo sito che si è svolta nel mese di maggio l’iniziativa “Nutrirsi a scuola”, promossa dal Gruppo parlamentare FacciamoECO, in collaborazione con Angem, Cittadinanzattiva, EducAzioni, Future Food Institute, Legambiente, Niko Romito Campus, Slow Food, Teach For Italy e coordinata dall’Onorevole Alessandro Fusacchia.
L’iniziativa – nata per assicurare che venga effettivamente attuato l’impegno del Governo a monitorare l’impatto della chiusura delle mense scolastiche sulla povertà alimentare (leggi l’intervento dell’Onorevole Fusacchia su Angem News di aprile) e fare ulteriori proposte che diano una prospettiva diversa alle mense e all’educazione alimentare – si è svolta attraverso l’organizzazione di due workshop, il primo dedicato a “La mensa come servizio pubblico essenziale: perché ora?”, il secondo a “Educazione alimentare e cibo di qualità: cosa deve cambiare a scuola?”, ai quali sono intervenuti tutti i partner dell’iniziativa e un fronte trasversale di parlamentari rappresentato da Valentina Aprea (Forza Italia), Rosa Di Giorgi (Partito Democratico), Gabriele Toccafondi (Italia Viva) e Manuel Tuzi (Movimento 5 Stelle). Il risultato di questi confronti è stato riassunto nel Documento “Nutrirsi a Scuola: ripensare le mense scolastiche e l’educazione alimentare”, http://www.angem.it/images/news/NUTRIRSI_A_SCUOLA_paper_26_maggio_2021.pdf condiviso dai partner dell’iniziativa e finalizzato ad avanzare poche e forti proposte per rinnovare il sistema delle mense e dell’educazione alimentare, trasformando in primis il servizio di ristorazione scolastica da servizio individuale a servizio pubblico essenziale basato su qualità e sostenibilità.