Da qualche mese tante persone parlano della emergenza COVID-19 che fortunatamente sembra essere in fase discendente (almeno per ora); non vi nascondo tuttavia un certo disagio nel leggere le varie opinioni che spesso, al di là di un notevole tono polemico che vuole (o vorrebbe) dire chi si è ben comportato e chi no, ma anche sciorinando dati matematici molto complessi rende il discorso appannaggio solo di “esperti” che poi vengono puntualmente, in parte o del tutto smentiti.
Ma accanto a questo vi è anche una notevole perplessità riguardo ai dati, dai quali siamo puntualmente bombardati, ma con messaggi spesso contraddittori; a questo si aggiunge poi che anche le fonti dei dati vengono spesso contestate, anche perchè non sempre le varie fonti danno dati coincidenti, cosa che non sorprende certo chi si dedica in modo professionale alla ricerca (provate a fare 10 giorni di seguito un banale esperimento fisico e vedrete che i dati sono diversi giorno per giorno anche se è ovvio che il valore medio di tali dati diventa sempre più fedele a descrivere un esperimento quante più sono le volte che lo fate.
Ho deciso di bypassare sia le nozioni complesse di statistica (che non conosco), sia la polemica per le fonti dei dati; io prendo quelli del Ministero della salute e li prendo per buoni; quando poi mi diranno che sono sbagliati cambierò le mie piccole elaborazioni.
Veniamo quindi a due concetti molto semplici che possono descrivere la questione COVID in Italia; posto che una persona abbia fatto una infezione ed abbia eseguito un tampone risultato positivo per COVID-19, questo è un caso COVID, che può essere sintomatico o meno, guarire, morire, etc etc; in questo momento ci interessa solo dire che c’è stato un caso (lasciamo stare per un momento il sentimentalismo); io allora posso descrivere due concetti:
1. la prevalenza: esprime il numero dei casi totali che possono essere avvenuti in Italia o in una regione Italiana; questa prevalenza la posso esprimere come tale o esprimere come un tasso per es. su 100.000 abitanti (intuitivo per una popolazione molto ampia, più difficile se faccio questo calcolo su un paesino che ha per esempio 750 abitanti)
2. la incidenza: esprime i nuovi casi che per esempio sono avvenuti in una settimana di una certa infezione
Combinando i due dati io posso avere con la prevalenza un modo di capire quanta della mia popolazione è stata colpita da una certa malattia; con i dati di incidenza (per esempio i nuovi casi per settimana) posso capire qual’è l’andamento attuale della malattia (se per esempio è in calo o è in crescita o se è stazionaria).
vediamo ora una cartina Italiana pubblicata oggi su dati di ieri(21.05.20) da GEDIVISUAL.
In questa immagine i vari colori sono distribuiti accanto a valori di prevalenza e incidenza combinati insieme così come vi indico nella successiva immagine.
In questo foglio excel è stata calcolata la prevalenza dei dati di infezione da COVID 19 in Italia; come vedete il dato di prevalenza/100000 abitanti di infezione COVID-19 è risultato in Italia una media di 364,63 casi ogni 100.000 abitanti; la Lombardia che gode del triste record di tale infezione ha una prevalenza di 855,63 casi su 100.000 abitanti, il Trentino una prevalenza 809,88 casi su 100000 abitanti, l’Alto Adige una prevalenza 486,55 casi/100000 abitanti.
Tuttavia mentre sia il Trentino, che l’Alto Adige hanno si una prevalenza alta ma un numero nuovo di casi in calo (l’incidenza è in calo), la Lombardia la Liguria ed il Piemonte hanno non solo una alta prevalenza, ma anche una incidenza in aumento (aumentano il numero dei nuovi casi nell’ultima settimana).
Il dato direi è è confortante per noi in Trentino, un po’ meno per Lombardi, Piemontesi e Liguri.
A questo punto possiamo stare tranquilli?
Direi di no perchè oggi su L’Adige è stato pubblicato un articolo a firma Angelo Conte dal titolo “screening di massa su 32.000 persone”; in esso si esprimono i dati di prevalenza di malattia in termini percentuali; ma se li riportiamo a 100.000 abitanti questo è il risultato
Come potete vedere abbiamo 5 paesi in Trentino che superano i 5000 casi di COVID-19/100.000 abitanti; si tratta di Pellizzano, Pieve di Bono, Borgo Chiese, Campitello di Fassa, Bleggio Superiore); come vedete alcuni sono sede di RSA, alcuni di notevole flusso turistico anche sciistico; il dato della pregressa circolazione del virus è veramente impressionante; mi sembra ci sia molto materiale per i nostri epidemiologi che non mancheranno sicuramente di approfondire la cosa